Un viaggio alla scoperta della Toscana con le quattro migliori annate degli ultimi vent’anni di Brunello di Montalcino “Poggio al Vento” Riserva di Col d’Orcia. Per accompagnare questi vini d’eccezione lo chef Mauro Boroni ha pensato a un goloso menu ispirato alla tradizione rivisitato in chiave moderna.
Giovedì 17 Novembre – Ore 20.30
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Rocher di fegatini
Brunello di Montalcino Riserva “Poggio al Vento” 2012
La ribollita
Brunello di Montalcino Riserva “Poggio al Vento” 2010
Tortelli di anatra
mantecati ai funghi porcini
Brunello di Montalcino Riserva “Poggio al Vento” 2006
Stracotto di cinghiale
con polenta “Cascina Salera”
Brunello di Montalcino Riserva “Poggio al Vento” 2001
Mont Blanc
crostatina, gelato al fior di latte,
marrons glacés e castagnaccio di cioccolato
Pascena – Moscadello di Montalcino Vendemmia Tardiva 2016
€ 125 per persona
La serata è organizzata per 24 persone. La prenotazione è obbligatoria e vincolante.
Rocher di fegatini 
La Ribollita 
Tortelli di anatra 
Col d’Orcia letteralmente significa “collina che si affaccia sul fiume Orcia”, il quale segna il confine Sud Ovest del territorio di produzione del Brunello di Montalcino, il nome dell’azienda è intrinsecamente legato alla posizione dove sono piantati i vigneti. Produrre i vini migliori, che dall’eccezionale combinazione del suolo e del clima di questa zona di Montalcino si possono ottenere, è la missione di Col d’Orcia.
Col d’Orcia, appena fuori dal paese di Montalcino, è ricca di storia vitivinicola che risale al 1700. Tra i più antichi produttori, ha iniziato a produrre il più prestigioso dei vini rossi, il Brunello di Montalcino oltre 100 anni fa. Dal 1973 la famiglia Marone Cinzano ha contribuito allo sviluppo e al successo di Montalcino e del suo Brunello in tutto il mondo. La tenuta si estende per 1.300 acri 350 dei quali sono vitati.