Bellissimo articolo sul magazine “Città dei Mille” che parla della serata degustazione dedicata ai Franciacorta di Uberti.
Al Carroponte, cioè la cantina dell’anno
Gran serata lo scorso 16 ottobre al ristorante Al Carroponte di Bergamo, new entry della guida «I ristoranti e i vini d’Italia 2019» de L’Espresso con il riconoscimento «Migliore cantina dell’anno»: un evento eccezionale dedicato a Uberti, storica cantina di Erbusco, che ha presentato in anteprima il suo Dequinque (cuvée 10 vendemmie).
Un gustoso menu di mare e terra, studiato per l’occasione, ha accompagnato gli straordinari Magnum di Franciacorta in degustazione. Nel menù: Capasanta con nero di seppia in pasta fillo e crema di peperoni gialli piccante; Carpaccio di salmone affumicato e marinato con pan brioche e maionese ai gamberi; Risotto mantecato al foie gras, melograno croccante ed emulsione di prezzemolo; Pancia di maialino croccante servita con soffice di patate dolci e fondo di carne. Mousse al cioccolato bianco con timo e zucca in diverse consistenze.
Un altro carta ben giocata dal Carroponte, un luogo che ha più di un’anima e più di una vocazione, un po’ come il poliedrico padrone di casa, Oscar Mazzoleni, che vanta una certa esperienza nella ristorazione, iniziata, come spesso accade, con una portentosa folgorazione per il vino. Nella biografia professionale saltano all’occhio importanti collaborazioni: il celebrato Ristorante Macelleria Motta a Bellinzago, per esempio, oppure al fianco di Enrico Bartolini, lo chef stellato del momento. E poi, un giorno, è arrivata l’occasione di una vecchia officina in via De Amicis in città. Di quello che era, è rimasto solo il carroponte, appunto, sospeso davanti all’ingresso, tutto il resto è stato trasformato in un luogo elegante che è enoteca-bistrot-ristorante-lounge bar. Il locale di via De Amicis a Bergamo, gestito da Oscar Mazzoleni, ha ricevuto il prezioso riconoscimento.
Nel menù, due certezze non troppo formali: il Carroburger, perfetto esempio di hamburger gourmet, e il Lobster Roll, che altro non è se non un panino al burro con la polpa di mezzo astice condita con maionese acida insaporita da sedano e erba cipollina. La carta del ristorante spazia un po’ in tutti gli ambiti. Tralasciando l’invitante pagina dei prodotti top, farcita di caviale pregiato di marca, i migliori prosciutti spagnoli (leggi Patanegra d’autore), salmone selvaggio, e ostriche, diciamo subito che il mare è il capitolo più gustoso della carta. Per i vini, la vera colonna è lo Champagne. Centocinquanta referenze tra nomi blasonati e microproduzioni di difficile reperibilità che contano qualche migliaio di bottiglie e, in più, inserto speciale sul Krug, di cui Mazzoleni è ambasciatore sul territorio.